Tables and chairs in the square

Tables and chairs in the square

Increase in the world the news of riots , violence against women and children and the people who lead a normal life.

Violence that is consumed in their house and in the streets that does not stop in front of anyone, who no longer ashamed to be seen.

But there is an answer to all this? Can you stop?

Of course the mentality of I want everything now that you feel safe in our environment is not good and the isolate, the no longer tolerate their neighbors and brothers and only use the weapon of the complaint and not the lissen, of love one another, to be eating together and inviting us to each other.

Unfortunately, the desire to dominate others, to put others at their service is growing in every area of ​​public and private life.

Violence is also the result of the mentality which honors and reserve than the "stronger", the "smarter", in essence, the most violent in the new generation comes forward mentality of boredom, disinterest and disrespect for life, distrust of the family, society and the state.

Let us pause, reflect and begin to act in our small communities in our areas and our parishes we increase the moments together, conviviality and diminish all those bureaucratic rules that are breaking the sense of togetherness and closeness.

We carry tables and chairs in the square we share what we have prepared and eat together and if someone stops to public policy or because we do not respect the dietary table.

We also offer lunch to him with a smile and let's understand that being together is the solution to many problems and violence that can be felt in the world.

[Cliccate read more per vedere il testo originale in italiano...]

Tables and chairs in the square in a night

Aumentano nel mondo le notizie di scontri, di violenze su donne e bambini e sulle persone che conducono una vita normale.

Violenza che si consuma nelle proprie case e nelle piazze che non si ferma davanti a nessuno, che non ha più vergogna di farsi notare.

Ma c’è una risposta a tutto questo? Si può fermare?

Certo la mentalità del voglio tutto e subito che si sente nei nostri ambiente di sicuro non fa bene e l’isolarsi, il non sopportare più i propri vicini e fratelli e usare solo l’arma della denuncia e non quella dell’ascoltarsi, dell’amarsi, del trovarsi mangiando insieme e invitandoci a vicenda.

Purtroppo il desiderio di dominio sugli altri, per porre gli altri al proprio servizio sta crescendo in ogni settore della vita pubblica e privata. 

La violenza è anche frutto di quella mentalità che riserva onori e rispetto al “più forte”, al “più furbo”, in sostanza, al più violento e nelle nuove generazioni si fa avanti la mentalità della noia, del disinteresse e del non rispetto per la vita, la sfiducia nei confronti della famiglia, della società e dello stato.

Fermiamoci, riflettiamo e iniziamo ad agire nelle nostre piccole comunità, nei nostri comuni e nelle nostre parrocchie aumentiamo i momenti insieme, la convivialità e diminuiamo tutte quelle regole burocratiche che stanno rompendo il senso dello stare insieme e di vicinanza.

Portiamo tavoli e sedie in piazza condividiamo quello che abbiamo preparato e mangiamo insieme e se qualcuno ci ferma per ordine pubblico o perchè non rispettiamo la tabella dietetica.

Offriamo anche a lui il pranzo e con un sorriso facciamogli capire che lo stare insieme è la soluzione ai tanti problemi e violenze che si respirano nel mondo.